Le malattie infiammatorie croniche intestinali nel Canada
Gironzolando un pò nel web alla ricerca di informazioni sulle MICI, mi sono imbattuta nel sito canadese sulle malattie croniche intestinali www.ccfc.ca ed ho fatto non poche scoperte. La più evidente, che il Canada ha una prevalenza (numero di persone colpite dal Crohn o dalla RCU) e un’incidenza (numero di nuovo casi per anno) tra le più alte nel mondo.
Sono circa 201000 canadesi a vivere con una MICI: 112000 sono colpiti da Crohn e 88500 da RCU. Ogni anno si diagnosticano più di 9200 nuovi casi: 5100 casi di Crohn e 4 100 di RCU.
Sempre in Canada, le MICI sono circa tre volte più frequenti della sclerosi in placche o dell’AIDS; sono più o meno frequenti che il diabete di tipo I o l’epilessia e sono un po’ meno frequenti della schizofrenia o dell’artrite reumatoide. Comparativamente alla popolazione generale, la qualità di vita delle persone colpite da MICI è scarsa in tutti gli aspetti della salute; anche le persone in cui i sintomi sono ben gestiti hanno una qualità di vita sotto la media, a causa delle preoccupazioni e delle inquietudini relative all’evoluzione della loro malattia.
I costi legati alle due malattie sono molto elevati in quanto sia i pazienti di Crohn che quelli di RCU hanno bisogno di visite mediche specializzate, di esami, di medicine e di ospedalizzazioni. I costi sono più elevati per la malattia di Crohn che per la RCU in ragione delle ospedalizzazioni più frequenti e a causa di un utilizzo più frequente di nuove terapie costose.
Numerosi studi internazionali sono stati effettuati sulla mortalità associata alle MICI. Bisogna però segnalare che nessuno tra questi è stato condotto specificamente sulla popolazione canadese, per cui i dati raccolti si riferiscono alle popolazioni tra le quali le MICI si sono diffuse.
È ragionevole pensare che il rischio di mortalità in Canada è dunque identico a quello che si osserva in Europa e in America del Nord, visto che la qualità delle terapie e la speranza di vita sono uguali in queste regioni. Di conseguenza, questi studi sono stati presi in considerazione al fine di prevedere il tasso di mortalità associato alle MICI in Canada. Tuttavia, è difficile valutare la mortalità associata alle MICI e questo per due ragioni. Da una parte, la maggior parte delle persone che presentano una MICI sono relativamente giovani.
Ora, i tassi di mortalità sono molto bassi in questa categoria di pazienti, anche se questi ultimi son gravemente colpiti. È dunque necessario studiare lo stesso gruppo di soggetti durante un periodo molto lungo per allontanare una eventuale tendenza all’aumento. D’altro canto, in caso di decesso, può essere difficile affermare che sia stata per forza una MICI non diagnosticata la causa, anche in quelle persone che son decedute a causa di una malattia intestinale.
Si può comunque affermare che un rischio accresciuto di mortalità prematura è presente nelle persone che hanno una malattia di Crohn. Si è notato un rialzo del 47% del rischio di decesso e anche un rischio aumentato di cancro colo rettale.
Nessun rischio accresciuto di mortalità prematura è stato osservato nelle persone colpite da RCU; tuttavia, questa malattia è stata associata a un rischio più elevato di cancro colo rettale*.
In conclusione, sintomi, diagnosi e terapie sono equivalenti a quelli europei; la vera, sostanziale differenza sta proprio nel fatto che le MICI sono diffusissime in questo lontano Paese. Sarebbe interessante scoprirne il perché.
IL CANCRO COLORETTALE E LE MICI
Il cancro colo rettale occupa il terzo posto tra i cancri più diffusi in Canada e colpisce più di 20000 tra la sua popolazione ogni anno. Su una scala globale, l’Ontario conta il più alto numero di casi di cancro colo rettale nel mondo. La buona notizia è che si può guarire nel 90% dei casi a condizione di scoprirlo a uno stadio precoce. In breve, il depistaggio è essenziale alla sopravvivenza.
Qual’ è il nesso con le MICI? Le persone colpite da una MICI corrono più rischi di sviluppare un cancro colo rettale a seconda del numero di anni che vivono con una MICI.
Alcuni studi hanno dimostrato che le probabilità che un individuo sviluppi un cancro colo rettale dopo dieci anni con una MICI sono dell’ordine del 2%. In seguito, il rischio cresce per arrivare fino al 30% dopo 30 anni. In altre parole, i rischi aumentano con l’età.
Il rischio aumentato di sviluppare un cancro colo rettale invecchiando si applica in egual modo all’insieme della popolazione generale. Infatti l’associazione canadese di cancro colo rettale (ACCC) raccomanda che tutti i canadesi (uomini e donne) di 50 anni e oltre si sottomettano a un test di depistaggio del cancro colo rettale. L’ACCC raccomanda anche alle persone che hanno antecedenti familiari di cancro colo rettale di sottomettersi al test di depistaggio prima.
Il test di depistaggio regolare è essenziale per scoprire questo tipo di cancro allo stato precoce. Ancora una volta bisogna insistere sul fatto che il cancro colo rettale risponde benissimo ai trattamenti.
Il depistaggio è particolarmente importante per le persone colpite da una MICI perché i segnali precursori di un cancro sono simili ai sintomi della malattia di Crohn e della RCU. Mentre i comuni mortali potrebbero preoccuparsi di scoprire del sangue nelle feci, di notare dei problemi di transito, di alternare tra diarrea e costipazione, di provare una sensazione persistente di gonfiore e crampi, gli individui colpiti da una MICI non si allarmano per questi sintomi.
Cosa si intende per “depistaggio regolare”? Si raccomanda a tutte le persone che hanno il colon colpito da Crohn o RCU da 10 anni di fare una colonscopia una, due volte l’anno. I tests come il clisma col bario a doppio contrasto, la ricerca di sangue occulto nelle feci e la sigmoidoscopia non sono così precisi come i test durante i quali si pratica una biopsia.
Anche sottomettendosi regolarmente ai test di depistaggio del cancro colo rettale, può risultare difficile scoprirlo nei pazienti colpiti da MICI. Malgrado ciò, è meglio approfittare dell’occasione di subire un test di depistaggio piuttosto che restare seduti a sperare che tutto vada bene.
Tutte le persone colpite da MICI devono essenzialmente essere in grado di gestire i rischi legati alla propria malattia con il sostegno del gastroenterologo. Gli individui alle prese con il Crohn o la RCU da più di 10 anni sono più a rischio di sviluppare un cancro colo rettale.
Fonti:
http://www.ccfc.ca/English/images/proclamations/BIBDC%20FINAL%20October%2029th%20FR.pdf
http://www.ccfc.ca/French/mii/cancer.html